Malattie cardiovascolari: quali sono possibili con disfunzione erettile

Malattie cardiovascolari, quali sono? E che legame c’è con i problemi erettili?

Le patologie a carico del cuore o dei vasi sanguigni sono, in Italia, tra le principali cause di mortalità, invalidità e morbosità. Ma le malattie cardiovascolari quali sono?

L’elencoè lungo e complicato, vi basti sapere che collegate a tali malattie ve ne possono essere delle altre la cui insorgenza può essere considerata un campanello di allarme da non sottovalutare. Il deficit erettile è una di queste. Questa condizione patologica, che interessa quasi la metà degli uomini over 50, nelle fasce di età più giovani viene spesso collegata alla possibile insorgenza di problemi cardiovascolari.

Malattie cardiovascolari legate al deficit erettile

Perché insorgono le malattie cardiovascolari e quali sono quelle collegate al deficit erettile?

La disfunzione erettile potrebbe essere assimilata al “canarino in una miniera di carbone”, è cioè un campanello di allarme per la salute degli uomini che deve essere risolto prima di portare allo sviluppo di disturbi potenzialmente seri.

Più della metà degli uomini di età compresa tra 40 e 70 anni ha sperimentato la disfunzione erettile, definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per le prestazioni sessuali. Molti di questi uomini hanno molteplici comorbilità, la più diffusa delle quali è la malattia coronarica. A riprova di questo ci sono alcuni studi.

Il collegamento tra disfunzione erettile e l’insorgenza delle malattie coronariche è stato stabilito per la prima volta dai ricercatori italiani in uno studio del 2003, effettuato su 300 uomini che manifestavano dolore toracico acuto e una malattia coronarica documentata angiograficamente.

La prevalenza della disfunzione erettile nella coorte di studio era del 49% e nel 70% di questi uomini l’insorgenza si è verificata nei 40 mesi precedenti la diagnosi di malattia coronarica. Ecco quindi, legate al deficit erettile, le malattie cardiovascolari quali sono e in che percentuali:

  • un aumento del 44% del rischio di eventi cardiovascolari
  • un aumento del 62% del rischio di infrazione miocardica
  • un aumento del 25% del rischio di mortalità

Tutte queste cause sono state osservate in una revisione sistematica del 2013 di 14 studi, i quali hanno coinvolto un pool di 92.757 uomini con disfunzione erettile. È stato evidenziato che i giovani erano quelli a rischio più elevato, sottolineando l’importanza dello screening in questo gruppo.

Le arterie peniene possono fornire segnali premonitori?

Una correlazione tra rischio di mortalità, disfunzione erettile e ridotte erezioni mattutine è il risultato di un’analisi dei dati dell’European Male Ageing Study.

I ricercatori hanno ipotizzato che il motivo per il quale le arterie del pene possono fornire dei segni premonitori è il fatto che sono più piccole delle arterie coronarie. L’ipotesi sulla diversa dimensione delle arterie è stata avanzata dal team che ha identificato il collegamento nel 2003. Nel momento in cui i vasi penieni sono ostruiti al 50%, i vasi più grandi (cioè quelli coronarici) non lo sono. Ma dopo 2-3 anni la situazione può presentarsi molto diversamente, con una progressione della stenosi dell’arteria peniena e una stenosi nelle arterie coronarie nel range del 50%.

Fattori di rischio e possibili soluzioni

In base ai dati, molti dei pazienti con aterosclerosi e conseguente stenosi conducono una vita poco sana. L’insorgere delle patologie deriverebbe quindi da una combinazione di abitudini errate o altre problematiche:

  • cattiva alimentazione
  • diabete o intolleranza al glucosio
  • fumo
  • obesità
  • stile di vita sedentario

Tre o più condizioni di queste sono riconosciute come sindrome metabolica, che causa uno stato protrombolico proinfiammatorio che porta a disfunzione endoteliale.

Malattie cardiovascolari, quali sono le soluzioni?

Come possibile soluzione, si potrebbe provare a stratificare i pazienti in termini di rischio, per stabilire chi può continuare il rapporto sessuale e chi, ad alto rischio, dovrebbe sottoporsi a stress test. Il fumo, la pressione sanguigna, l’indice di massa corporea, A1c e il glucosio a digiuno sono tutti fattori che dovrebbero essere documentati.

Nei pazienti va quindi incoraggiata l’adozione di abitudini di vita più sane ed equilibrate:

  • fare maggiore attività fisica
  • seguire una dieta bilanciata come quella mediterranea
  • smettere di fumare
  • perdere il peso in eccesso

Può portare inoltre a un miglioramento il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno e della carenza di vitamina D, che sono state anche associate alla disfunzione erettile.

Contattaci per avere maggiori informazioni sulle malattie cardiovascolari e su quali sono le possibili soluzioni da intraprendere.

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