Cos’è la penoscopia e come funziona?
Riassunto
Ecco cos’è la penoscopia, quando si esegue e quali patologie può rilevare
Quando si parla di salute, la prevenzione è sempre importante. Sapere in anticipo cos’è la penoscopia, come si esegue e in quali casi è richiesta dal medico, può essere di aiuto a molti pazienti.
La penoscopia, o peniscopia, è un esame diagnostico indicato come screening in caso di lesioni ai genitali maschili. Questa tecnica è utile a rilevare quadri patologici e fisiologici della zona genitale che possono essere utili allo specialista insieme alla diagnostica clinica e di laboratorio.
di spiegare in dettaglio cos’è la penoscopia, possiamo anticipare che questo esame permette al medico di osservare ingrandite strutture vascolari e melaniche che non risultano individuabili al semplice esame visivo.
Cos’è la penoscopia e a cosa serve
La penoscopia è un esame diagnostico di dermatologia genitale che permette di ottenere una diagnosi attenta e accurata nel caso in cui si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
- lesioni non visibili
- lesioni visibili, ma con diagnosi dubbia
Per spiegare in modo più semplice cos’è la penoscopia e a cosa serve, può essere utile aggiungere che questo tipo di esame è imprescindibile per rivelare l’infezione da Human Papilloma Virus (HPV), che è la più frequente a livello genitale e portare alla comparsa di condilomi genitali maschili e di altre patologie quali ad esempio:
- patologie virali, batteriche o fungine
- nuove formazioni con sospetto pre-canceroso
- neoformazioni di natura oncologica
- papule perlacee
- molluschi
- angiocheratomi
- candidosi
- balanite
- psoriasi
- scabbia
- eczema genitale
- Lichen Sclerosus
- ulteriori patologie dermatologiche.
Cos’è il test dell’acido acetico
La penoscopia per l’HPV è il più importante test di rilevazione penoscopico. Durante questo esame viene utilizzato acido acetico al 5%. Il test con l’acido acetivo prevede l’applicazione sul glande di un gel che deriva dall’aceto e che ha la funzione di rendere visibili anche a occhio nudo lesioni pre-cliniche, cioè zone malate che all’esame visivo sembrano normali.
L’azione di questo reagente è visibile in 10-15 secondi e permette di rilevare aree con presenza elevata di proteine e nuclei cellulari che sono sintomo di una maggiore attività replicativa delle cellule.
Penoscopia: come si fa
L’esame si esegue per mezzo del penoscopio, un dispositivo ottico che riesce a catturare immagini ingrandite da cui è possibile rilevare la presenza di lesioni. Lo specialista esegue scansioni fotografiche dell’intero organo ottenendo immagini dettagliate.
La penoscopia si svolge in tre fasi:
- osservazione del pene
- applicazione dell’acido acetico e successiva osservazione con l’ausilio di lampada di wood
- utilizzo del dermatoscopio a ingrandimento variabile per osservare meglio la lesione.
Il risultato dell’esame è consegnato la temine della visita.
In caso di sospetta infezione da HPV, il medico può eseguire al termine della penoscopia un test per rilavarne la presenza e la sua tipizzazione effettuando un tampone per esame microbiologico.
In alcuni casi, quando si sospetta la presenza di un tumore, può essere richiesta anche una biopsia della lesione rilevata o un esame istologico.
In quali casi si effettua le penoscopia?
L’esame viene consigliato dal medico quando si manifesta il sospetto di eventuali patologie a carico del pene, specialmente se il paziente riferisce sintomi quali:
- bruciore
- dolore
- prurito
- presenza di macchie, vescicole, punti rossi
- presenza di noduli o piccole ulcere
- difficoltà a retrarre il prepuzio, a urinare o a eiaculare
- dolore durante i rapporti sessuali.
Cosa sapere prima di sottoporsi all’esame e a chi rivolgersi
La peniscopia è un esame indolore, di breve durata e privo di effetti collaterali. Il paziente potrebbe avvertire un lieve bruciore se l’acido acetico è applicato su una zona infiammata, ma la sensazione tende a scomparire spontaneamente nel giro di pochi minuti.
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