Dimensioni del pene ed ereditarietà: cosa dice la genetica?

17 Ago 2022 Blog

Parola alla genetica! Ecco qual è il rapporto tra dimensioni del pene ed ereditarietà

Esiste un rapporto tra dimensioni del pene ed ereditarietà? Una correlazione in effetti c’è, perché le dimensioni del pene sono in gran parte determinate dalle informazioni genetiche, tuttavia, è bene sottolineare che oltre al rapporto tra pene e genetica entrano in gioco anche altri aspetti, tra cui gli ormoni, lo stile di vita e alcuni fattori ambientali.

Il pene può, inoltre, apparire più o meno grande anche se la sua effettiva lunghezza rimane sempre la stessa. Accade, per esempio, in seguito a una perdita di peso che fa sembrare il pene più grande in relazione al resto del corpo. Anche rasare i peli pubici aiuta a modificare l’aspetto del pene e si tratta di rimedi che, pur non intervenendo sulle effettive dimensioni dell’organo genitale, possono migliorarne la percezione, con risvolti positivi sull’autostima.

Quali geni influenzano le dimensioni dell’organo genitale?

Per parlare nel dettaglio del rapporto tra dimensioni del pene ed ereditarietà, occorre sapere che le dimensioni dell’organo sessuale dipendono da una combinazione di geni, in particolare dai cromosomi sessuali ereditati dai genitori. Questi decidono il sesso biologico e le caratteristiche sessuali secondarie che si manifestano durante la pubertà, come la comparsa di peli sul viso negli uomini o i fianchi più tondi nelle donne.

Gli uomini hanno un cromosoma X e uno Y, mentre le donne hanno due cromosomi X. Il cromosoma Y è ereditato dal padre e contiene il gene “determinante il sesso maschile”, il gene SRY. Il gene SRY porta alla formazione dei genitali maschili esterni, interni e anche dei testicoli nell’embrione.

Tuttavia, anche se la presenza del cromosoma Y porta allo sviluppo del pene, non ne determina necessariamente le caratteristiche, come la lunghezza o la circonferenza. Tali fattori possono infatti dipendere maggiormente dal cromosoma X, che proviene solo dalla madre e contiene circa 900 geni rispetto ai 90 geni stimati sul cromosoma Y.

L’influenza del cromosoma X spiegherebbe il perché le dimensioni del pene di alcuni fratelli variano: in questi casi può essere il cromosoma X ricevuto dalla madre a differire, e non quello del padre.
Anche i geni individuali unici per ogni persona (non quelli ricevuti dai genitori) possono influenzare le dimensioni del pene e le mutazioni genetiche possono anche contribuire alla lunghezza e all’aspetto dell’organo maschile.

Altri fattori che determinano le dimensioni del pene

Vi sono altri fattori che possono determinare le dimensioni del pene, oltre all’ereditarietà genetica. Tra questi, vi sono ad esempio gli ormoni, lo stato di nutrizione e l’esposizione alle tossine nell’utero.

Gli ormoni come il testosterone, specialmente durante la pubertà, influenzano la crescita del pene e la sua lunghezza finale nell’età adulta. Un basso livello di testosterone è associato a una dimensione del pene più piccola, nonché a una diminuzione della libido e alla possibilità di manifestare con più facilità una disfunzione erettile.

Il testosterone può però essere aumentato naturalmente con l’alimentazione e l’esercizio. L’alimentazione, in particolare quando il feto è nell’utero o nella prima infanzia, può influenzare sia gli ormoni che lo sviluppo generale. La malnutrizione, in entrambe le fasi, può infatti portare a una dimensione del pene più piccola.

Negli studi sugli animali, è stato dimostrato come l’esposizione alle tossine nell’utero, come gli ftalati (sostanze chimiche utilizzate per rendere la plastica più resistente), influisca sulle dimensioni del pene. Gli studi suggeriscono che gli ftalati sono un tipo di interferente endocrino, che può influenzare gli ormoni necessari per la riproduzione. Ad oggi, però, questo collegamento si trova solo negli studi sugli animali e non è stato dimostrato negli studi sull’uomo.

Pene ed ereditarietà: falsi miti sulle dimensioni dell’organo genitale maschile

Legati alle dimensioni del pene si possono elencare una serie di falsi miti:

  • Avere piedi grandi. Piedi più grandi, pene più grande? Non esiste in realtà una correlazione tra la dimensione dei piedi di un uomo e quella del suo pene e nemmeno le dimensioni di altre parti del corpo possono essere considerate indizi di quanto sia grande o piccolo l’organo genitale.
  • La masturbazione. La pratica della masturbazione non inibisce e nemmeno promuove la crescita del pene. Anche la sua frequenza non ha alcuna importanza.
  • Soddisfazione e desiderio sessuale. Diversi studi hanno dimostrato che le dimensioni del pene non sono un fattore rilevante per la soddisfazione sessuale della coppia.
  • Le dimensioni variano in base all’etnia. Altri studi hanno poi dimostrato che possono esserci differenze nella dimensione del pene in base all’etnia, ma è giusto sottolineare che le differenze riscontrate non possono essere considerate significative.
  • La mascolinità. Il mito più pervasivo e dannoso ha a che fare con la mascolinità di un uomo e le dimensioni del pene: un pene grande non aumenta la virilità, allo stesso modo un pene più piccolo non rende meno virile.

Molti uomini hanno poi un’errata percezione delle dimensioni del proprio organo genitale e non conoscono la reale lunghezza media dei peni. Per effettuare una corretta misurazione e rilevare un’eventuale problematica, la cosa migliore da fare è sottoporsi a una visita andrologica.

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