gonfiore al testicolo

Cosa può causare gonfiore al testicolo?

Scroto gonfio? Cos’è il gonfiore al testicolo e come si presenta

Un sospetto gonfiore allo scroto che può essere accompagnato a una forma di dolore più o meno accentuata, è un sintomo che non va ignorato. Il gonfiore al testicolo è, infatti, tra i sintomi più evidenti di alcune patologie, più o meno gravi, che non devono essere sottovalutate: epididimite, infezione ai testicoli, linfedema scrotale e altre malattie dello scroto sono solo alcuni esempi.

Scroto gonfio e testicoli grossi possono essere quindi il segno di una condizione medica seria che, se presa per tempo, può essere curata con maggiore facilità. Ecco perché si rivela di fondamentale importanza svolgere una regolare autopalpazione, che può evidenziare anche eventuali segni di un tumore al testicolo, anche se è doveroso sottolineare che la maggior parte dei gonfiori nei testicoli non è di tipo cancerogeno.

Testicolo gonfio e dolorante: quali sono le cause più comuni?

Il gonfiore al testicolo e le protuberanze al suo interno o nelle zone limitrofe della pelle possono dipendere da diversi fattori: raccolta di liquido, infezioni, gonfiore della pelle o delle vene. Ecco le cause più comuni:

  • Cisti: è una sacca piena di fluido, che si può sentire come un piccolo rigonfiamento sul testicolo, duro al tatto. Le cisti ai testicoli di solito sono innocue e possono svilupparsi anche in altre parti del corpo, senza conseguenze.
  • Varicocele: è una patologia che interessa il sistema vascolare del testicolo. Si verifica una dilatazione delle vene che drenano il sangue dal testicolo, causando così un reflusso di sangue che fa emergere una sola vena. In alcuni casi, è necessario procedere con un intervento al varicocele.
  • Idrocele: il testicolo ingrossato può essere la conseguenza di una raccolta di un fluido che può causare un rigonfiamento chiamato idrocele. Solitamente, si manifesta dopo un’infezione o una ferita in quest’area del corpo. Gli idroceli sono solitamente indolori e il rigonfiamento può riguardare uno o entrambi i testicoli.
  • Torsione testicolare: si può verificare quando il cordone connesso ai testicoli si piega su sé stesso riducendo l’afflusso del sangue. Soggetti con torsione testicolare solitamente avvertono un dolore al testicolo improvviso, nausea e gonfiore.
  • Epididimite: è una condizione che può portare all’infiammazione dell’epididimo (il condotto che si trova dietro ogni testicolo e contiene lo sperma). Le epididimiti possono causare anche dolore, sensibilità e calore sulla pelle intorno ai testicoli, o provocare sintomi che possono essere associati alla clamidia, o a malattie sessualmente trasmissibili.
  • Tumore del testicolo: i testicoli duri possono essere legati a un nodulo o un rigonfiamento che, solitamente, si forma sulla parte frontale o laterale di un testicolo, dentro di esso o appena sotto la pelle. Molti tumori non causano alcun dolore, ma il testicolo potrebbe aumentare di dimensioni o divenire più turgido. Secondo l’American Cancer Society, il tumore del testicolo non è comune: solo un uomo su 263 potrà ammalarsi di tumore al testicolo nel corso della sua vita, e il rischio di morire per esso è circa di 1 su 5000.

Come fare l’autopalpazione per prevenire il gonfiore al testicolo

Non bisogna aspettare di avere un testicolo duro e dolorante o di avere i genitali infiammati per controllarsi. Conoscere il proprio corpo ed essere consapevoli di ogni suo cambiamento può essere una parte essenziale della gestione della salute. L’autopalpazione aiuta a prendere confidenza con i genitali e può essere utile a notare se l’epididimo è gonfio, se vi sono cambiamenti a livello della sacca testicolare o se lo scroto è ingrossato.

Controllare ogni protuberanza e rigonfiamento dei testicoli e cercare aiuto medico, se necessario, sono semplici accortezze che facilitano la prevenzione. È consigliabile procedere con l’autopalpazione quando si è rilassati e quando il corpo è caldo.

Ecco gli step da seguire per completare un autoesame dei testicoli:

  1. Posizionarsi di fronte a uno specchio;
  2. Osservare se i testicoli sono gonfi o se un solo un testicolo è gonfio;
  3. Mettere le prime due dita di ogni mano sotto il testicolo, con i pollici sulla parte superiore del testicolo;
  4. Muovere ogni testicolo tra le dita e i pollici delicatamente, in modo da controllare eventuali gonfiori;

Una buona pratica è quella di esaminare i testicoli mensilmente a partire dalla pubertà perché questa abitudine è utile a prevenire l’insorgenza di numerose patologie.

Gonfiore al testicolo: quando rivolgersi allo specialista?

In presenza di gonfiore al testicolo è opportuno consultare un medico specializzato, per evitare che la protuberanza si ingrandisca o che cambi forma. Nel corso di una visita andrologica, infatti, si esaminano i testicoli del paziente e lo specialista può valutare se è necessario eseguire dei test mirati per scoprire la natura del rigonfiamento ed eventualmente richiedere un’ecografia.

Hai notato che l’epididimo è gonfio o avverti dolore al testicolo sinistro o destro? Contattaci per una consulenza o per prenotare la tua visita.

Search

+
WhatsApp chat
Chiama
Mappa