Integratori per la fertilità: tutto quello che c’è da sapere

Pareri e considerazioni sugli integratori per la fertilità

L’infertilità è una condizione di cui si può iniziare a parlare quando una coppia non riesce a concepire dopo 12 mesi di rapporti non protetti. Il problema può far capo alla donna, ma anche all’uomo. L’infertilità maschile si concretizza in una ridotta capacità riproduttiva, conseguenza di una produzione insufficiente di spermatozoi, oppure per anomalie che compromettono la qualità degli spermatozoi stessi.

L’infertilità può essere difficile da curare: le tecniche mediche moderne sono abbastanza efficaci, a volte, possono però essere molto costose e le percentuali di successo sono variabili.

Prima di ricorrere ai farmaci o alla chirurgia, molte coppie scelgono di affrontare il problema ricorrendo a integratori per la fertilità: formulazioni a base di vitamine, sostanze nutritive e minerali che dovrebbero migliorare la qualità degli ovuli e dello sperma.

Sebbene si possano riscontrare numerose affermazioni sull’efficacia degli integratori per migliorare la fertilità maschile e femminile, è essenziale ricordare che ci sono pochi studi al riguardo. 

Quali sono gli integratori per la fertilità maschile e femminile?

Gli integratori fertilità maschile funzionano se riescono a migliorare i parametri dello spermiogramma. Per vedere i primi effetti degli integratori per lo sperma è necessario però attendere almeno 3 mesi dall’inizio della loro assunzione.

Tipi comuni di integratore per la fertilità comprendono:

  • Acetil L-carnitina (ALC). La carnitina agisce sulla fertilità poiché è un potente antiossidante. In uno studio del 2018, i ricercatori tentarono di determinare l’effetto dell’ALC su problemi che riguardano la fertilità femminile, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’endometriosi, e l’amenorrea, o dispareunia. Lo studio ha scoperto che l’ALC si è dimostrata impegnata nel curare problemi di fertilità femminile. Un altro studio recente ha esaminato gli effetti degli antiossidanti, incluso l’ALC, sugli spermatozoi, evidenziando un incremento della motilità.
  • Vitamina E. Secondo uno studio del 2018, assumere un integratore per la fertilità maschile a base di vitamina E può aumentare la motilità spermaticaa causa dei suoi effetti antiossidanti. Se sappiamo che la vitamina E può migliorare la fertilità maschile, non vi sono abbastanza studi a riguardo che possano confermare gli stessi benefici sulle donne.
  • Acido folico. Secondo i ricercatori, l’acido folico può essere efficace nell’aiutare le donnea ottenere e mantenere la gravidanza. Tuttavia, gli autori hanno constatato la necessità di maggiori studi per determinare l’efficacia dell’acido folico ed altri nutrienti come trattamenti per la fertilità femminile. Nel caso degli uomini, da un’analisi del 2017 è emerso che l’assunzione di un integratore per la fertilità maschile a base di acido folico e zinco aiuta a migliorare la qualità degli spermatozoi.
  • Coenzima Q10. Il coenzima Q10 (CoQ10) aiuta a generare energia nelle cellule umane. Recenti studi hanno dimostrato che questo enzima è molto efficace nel migliorare la fertilità, sia delle donne che degli uomini. Non a caso, lo troviamo in molti integratori per migliorare lo sperma, infatti, il coenzima Q10 agisce migliorando il numero e la motilità degli spermatozoi. Un altro studio del 2018 ha evidenziato che nelle donne sottoposte a fecondazione in vitro (IVF), l’uso del CoQ10 ha migliorato la risposta ovarica, sebbene non ci fosse una differenza statisticamente significativa nel tasso di gravidanza rispetto al gruppo di controllo.
  • Vitamina C. La vitamina C è un valido integratore per la fertilità, soprattutto per quella maschile. In uno studio del 2016 si è visto che uomini obesi che assumevano integratori per la fertilità maschile a base di vitamina C avevano una maggiore concentrazione e motilità spermatica.

Integratori per la fertilità: funzionano?

Sulla reale efficacia degli integratori per l’uomo sul concepimento, la comunità scientifica è divisa.

Mentre una parte dei ricercatori sostiene che l’assunzione di integratori per la fertilità possa offrire dei benefici, altri affermano che gli integratori per sperma hanno poco o nessun effetto.

Alcuni studi sostengono che l’uso smodato di terapia antiossidante possa danneggiare la fertilità maschile. L’opinione maggiormente condivisa è che l’assunzione di integratori per migliorare la fertilità maschile, se combinata con uno stile di vita sano – che include un peso corporeo ideale, la limitazione di alcol e fumo e l’attività fisica regolare – può aumentare effettivamente le possibilità di concepimento.

Ad ogni modo, i soli integratori potrebbero non essere abbastanza per garantire una gravidanza. 

Integratore per la fertilità dell’uomo: quali sono gli eventuali rischi

Anche i migliori integratori per fertilità maschile possono avere delle controindicazioni, specialmente se il paziente segue già delle terapie per la cura di altre patologie.

Alcuni integratori per la fertilità possono interagire con l’assunzione farmaci specifici. Ad esempio, l’acido folico può interagire con alcuni farmaci per le convulsioni o le infezioni parassitarie, mentre l’assunzione di vitamina E, insieme a determinati fluidificanti del sangue, i farmaci dimagranti e resine sequestranti gli acidi biliari possono causare effetti avversi.

Alte dosi di integratori per spermatozoi possono causare effetti collaterali, tra cui:

  • Nausea e vomito
  • Rash cutaneo
  • Alterazioni della vista
  • Aumento del rischio di malattie cardiache (se si assume acido folico)
  • Cefalea
  • Enterocolite necrotizzante. 

Fertilità maschile e integratori: perché rivolgersi al medico

Anche per via delle possibili controindicazioni, gli integratori per la fertilità non devono essere assunti in autonomia, ma è sempre necessario prima consultare il medico e richiedere una visita andrologica specifica per analizzare il caso specifico e decidere quindi la terapia più indicata.

Per fare una diagnosi di infertilità, il medico ha bisogno di conoscere la storia medica di un individuo e le condizioni preesistenti. Può poi richiedere ulteriori esami di approfondimento che potrebbero far emergere patologie o condizioni mediche che necessitano di terapie o interventi mirati.

I problemi di infertilità maschile non devono essere sottovalutati: se stai riscontrando difficoltà a concepire, la cosa migliore che puoi fare è chiedere un consulto con il medico specialista.