Cause e rimedi del deficit erettile

Che cos’è un deficit erettile

Con la definizione di deficit erettile si intende l’incapacità ricorrente o persistente di ottenere o mantenere un’erezione capace di consentire rapporti sessuali soddisfacenti. In Italia circa il 13% degli uomini ne soffre, ovvero circa 3 milioni di persone. La cifra cresce se si considerano anche le forme lievi-moderate di deficit erettile.

Capire e conoscere le cause del deficit

L’incidenza della patologia aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età: ne soffre solo l’1,7% dei pazienti sotto i 50 anni, la percentuale arriva invece al 48,3% nei pazienti che hanno più di 70 anni. Alcune delle cause che rappresentano fattori di rischio nell’insorgere della malattia sono l’alcol e il fumo.

Il 70% dei casi di deficit erettile deriva però da cause di carattere organico: un ruolo importante nell’insorgere della malattia svolgono le cattive abitudini di vita come la sedentarietà, il fumo, l’obesità. Ci sono poi condizioni metaboliche come il diabete o l’ipercolesterolemia e anche l’assunzione cronica di medicinali come i beta bloccanti o anche ripetuti interventi chirurgici.

L’insorgere del deficit può anche costituire un campanello di allarme per valutare la salute generale della persona, in quanto può essere sintomo dell’insorgere di altre patologie.

Altre cause possono essere legate a fattori vascolari, neurologici, ormonali o psicologici.

Possibili rimedi per il deficit erettile

Il trattamento inizia dall’individuazione delle cause che determinano l’insorgere della patologia: poiché nella maggior parte dei casi è difficile individuare una causa certa lo specialista propone una terapia sintomatica che consenta al paziente di avere erezioni valide. Gli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5 sono farmaci comunemente usati nel trattamento della DE: la loro azione consiste nel migliorare l’afflusso di sangue e il suo intrappolamento nei corpi cavernosi determinando una qualità migliore dell’erezione. Le forme di deficit erettile che non rispondono alla terapia orale sono quelle che riguardano i pazienti affetti da disturbi vascolari o che hanno subito interventi chirurgici demolitivi che hanno portato all’interruzione di circuiti nervosi, come ad esempio l’asportazione di un tumore. In questi casi si propone un trattamento di iniezioni intracavernose o creme da applicare localmente: nell’80% dei casi le iniezioni si rivelano efficaci, ma una possibile conseguenza è l’insorgere di erezioni prolungate che durano anche alcune ore e richiedono un trattamento ospedaliero. L’ultima soluzione possibile ed efficace al 100% a cui si ricorre solo se le precedenti opzioni non comportano risultati è l’impianto protesico.

Onde d’urto per deficit erettile

Le onde d’urto per il deficit erettile rappresentano un altro trattamento valido. Si è scoperto che la terapia con onde d’urto a bassa energia è in grado di migliorare il microcircolo vascolare consentendo la guarigione del paziente nei casi più lievi di deficit erettile e migliorano la risposta al farmaco nei casi più importanti. In ogni caso sarà l’andrologo a valutare in quali casi si può provare questa terapia che prevede sedute settimanali per massimo 6 trattamenti, per la quale vi sono effetti collaterali e possono sottoporsi al trattamento anche i pazienti che hanno subito una prostatectomia.

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