Che cos’è l’iperidrosi ascellare?

Il termine iperidrosi viene utilizzato per indicare una secrezione di sudore superiore rispetto a quella considerata nella norma. Si stima che circa il 2-3% degli italiani soffra di questa condizione e si parla di iperidrosi ascellare quando la zona del corpo interessata dall’eccessiva sudorazione è quella delle ascelle.

La sudorazione è un fenomeno fisiologico che si verifica generalmente per due motivi:

  • In primo luogo, come meccanismo di termoregolazione in risposta al calore dell’ambiente in quanto la presenza di sudore sulla pelle raffredda il corpo attraverso l’evaporazione. Questa sorta di sudore rinfrescante è prodotto dalle ghiandole eccrine, che si trovano su tutto il corpo e sono concentrate in zone come le ascelle, il palmo delle mani, la fronte e la pianta dei piedi.
  • Il secondo tipo di produzione di sudore è una risposta alla pressione emotiva. Il sudore da stress è prodotto dalle ghiandole apocrine, che sono più grandi delle ghiandole eccrine e sono localizzate principalmente sotto le ascelle, nella zona dell’inguine e nella parte superiore del torace. Queste ghiandole producono sudore in risposta a una situazione stressante, come il sudore che accompagna l’ansia da palcoscenico, noto anche come “sudore del flop o flop sweat”.
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Quali sono i sintomi e i disagi dell’iperidrosi ascellare?

Le persone che soffrono di iperidrosi ascellare sudano in modo eccessivo, in misura circa quattro volte maggiore rispetto agli altri e, indipendentemente, da quelli che dovrebbero essere i comuni fattori scatenanti.

La sudorazione può manifestarsi in modo continuativo anche quando fa fresco e può essere associata a stati di calma, di felicità, di tristezza e presentarsi anche se non vi è alcun sintomo di stress.

L’iperidrosi non è fisicamente dannosa, ma può essere devastante a livello psicologico: come è facile immaginare, ha un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita di chi ne è affetto. Tale condizione crea problemi sia a livello sociale che lavorativo, per chi soffre di iperidrosi diventa problematico stringere la mano di un’altra persona, dare un bacio a qualcuno, addirittura digitare un messaggio.

L’impatto pratico ed emotivo può essere devastante: fino al 2004, l’iperidrosi ha continuato a essere una delle condizioni più frustranti conosciute dai dermatologi anche se è bene sottolineare che, rispetto ad altre condizioni dermatologiche, l’iperidrosi provoca pochissimi danni fisici.

Come si presenta l’iperidrosi ascellare (sudorazione eccessiva delle ascelle)

La traspirazione rappresenta un meccanismo naturale del nostro organismo volto a regolare la temperatura interna. Di conseguenza, è comune sperimentare una sudorazione abbondante durante giornate calde o durante un’intensa attività fisica, come risposta fisiologica del nostro corpo.

Tuttavia, le persone affette da iperidrosi ascellare possono manifestare questa sudorazione eccessiva anche in condizioni di bassa temperatura o a riposo.

Un ulteriore fastidio associato all’eccessiva sudorazione è rappresentato dall’odore sgradevole, causato dalla presenza di specifici batteri sulla pelle che metabolizzano il sudore e rilasciano sostanze poco gradevoli.

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Tipi di iperidrosi ascellare: quali sono le cause?

L’iperidrosi può essere focalecioè, localizzata in alcune in aree specifiche del corpo (ascelle, palmo delle mani, pianta dei piedi, viso, inguine, glutei), oppure generalizzata, interessando la maggior parte o tutto il corpo.

Si distinguono poi due tipi di sudorazione eccessiva chiamate “iperidrosi primaria” e “iperidrosi secondaria”.

L’iperidrosi primaria è idiopatica, termine che si usa in gergo medico per indicare che non si conosce la sua causa. Sappiamo però che vi è una causa che genera iperattività del centro regolatore ipotalamico nel cervello e che il sistema nervoso simpatico trasmette iperattività alle ghiandole sudoripare, dove si traduce in copiosa sudorazione.

Dell’iperidrosi primaria sappiamo che:

  • inizia generalmente nell’infanzia o nella prima adolescenza;
  • può persistere per tutta la vita della persona o diminuire con l’età;
  • spesso vi è un caso di familiarità;
  • la sudorazione tende a diminuire durante la notte e scompare quasi sempre durante il sonno.

L’iperidrosi secondaria è causata da un’altra condizione medica sottostante. Alcune delle condizioni che causano l’iperidrosi secondaria sono: 

  • Abuso di sostanze 
  • Obesità 
  • Diabete 
  • Menopausa 
  • Ipertiroidismo 
  • Disturbo d’ansia cronico 
  • Insufficienza respiratoria 
  • Tumori endocrini 
  • Morbo di Parkinson 
  • Neoplasia cerebrale. 
  • Eccessivo consumo di caffeina.
  • Abuso di alcol
  • Indumenti troppo aderenti
  • Indumenti in fibra sintetica
  • Stress
  • Alimentazione ricca di cibi speziati

L’iperidrosi ascellare primaria e secondaria è spesso accompagnata da sudorazioni nervose, dermatiti irritative e infezioni cutanee. Le mani di chi soffre di iperidrosi palmare sono soggette a un tipo di dermatite vescicolare, mentre i piedi di chi soffre di iperidrosi plantare sono soggetti a infezioni micotiche.

Come curare l’iperidrosi ascellare (sudorazione o ipersudorazione eccessiva)

Esistono numerosi metodi per curare e contrastare l’iperidrosi ascellare, tuttavia è bene sottolineare che la scelta del trattamento dipende dalla gravità dell’iperidrosi, dalle preferenze individuali e dalle condizioni specifiche del paziente. Prima di intraprendere qualsiasi trattamento, è consigliabile prendere un appuntamento con il Dottor De Luca e valutare la situazione per consigliare la migliore opzione di trattamento. Le possibili soluzioni e i trattamenti per la cura dell’iperidrosi ascellare sono:

  1. Iniezioni di tossina botulinica: La tossina botulinica, comunemente nota come Botox, può essere iniettata nelle aree colpite per bloccare temporaneamente le ghiandole sudoripare. Questo trattamento è efficace per l’iperidrosi delle ascelle e può fornire sollievo per diversi mesi.
  2. Antitraspiranti: Gli antitraspiranti sono la prima linea di trattamento per l’iperidrosi lieve. Contengono sali metallici come cloruro di alluminio che bloccano temporaneamente le ghiandole sudoripare. Gli antitraspiranti possono essere applicati alle aree colpite, come le ascelle, i palmi delle mani o le piante dei piedi.
  3. Terapia iontoforetica: Questa terapia coinvolge l’uso di un dispositivo che utilizza una corrente elettrica lieve per introdurre sostanze chimiche antitraspiranti nella pelle. La terapia iontoforetica è spesso utilizzata per il trattamento dell’iperidrosi delle mani e dei piedi.
  4. Simpatectomia toracica endoscopica (STE): Questa è una procedura chirurgica in cui i nervi simpatici responsabili della sudorazione eccessiva vengono interrotti. Viene spesso utilizzata per il trattamento dell’iperidrosi delle mani. Tuttavia, la STE comporta alcuni rischi e può portare a effetti collaterali come la sudorazione compensatoria in altre parti del corpo.
  5. Terapia laser: Il laser può essere utilizzato per distruggere selettivamente le ghiandole sudoripare nelle aree colpite. Questa opzione di trattamento è ancora in fase di sviluppo e potrebbe non essere ampiamente disponibile in tutte le strutture mediche.
  6. Chirurgia tradizionale: In casi estremi e resistenti ad altri trattamenti, può essere considerata la chirurgia tradizionale per rimuovere o distruggere le ghiandole sudoripare. Questo tipo di intervento chirurgico comporta rischi maggiori rispetto ad altre opzioni e dovrebbe essere preso in considerazione solo dopo aver esaurito le altre possibilità di trattamento.

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Perché il botox è un valido rimedio per la sudorazione eccessiva?

Per l’iperidrosi ascellare i rimedi sono diversi. Ci sono modalità più semplici, come l’antitraspirante extra forte, solitamente contenente cloruro di alluminio per arrivare a farmaci orali che bloccano l’acetilcolina, la sostanza chimica che attiva il sistema nervoso simpatico stimolando eccessivamente le ghiandole sudoripare.

Questi rimedi per l’iperidrosi ascellare sono generalmente di efficacia limitata e spesso accompagnati da effetti collaterali significativi come prurito, irritazione, secchezza delle fauci, visione offuscata, costipazione e/o crampi allo stomaco.

Efficace si rivela, invece, l’uso del botulino per l’iperidrosi ascellare. Nel 2004, la FDA ha approvato l’utilizzo della neurotossina tossina botulinica di tipo A (Botox) per il trattamento dell’iperidrosi ascellare. Studi clinici dimostrano che il Botox riduce la sudorazione ascellare dell’82-87%.

L’iniezione di tossina botulinica viene utilizzata anche per altre sedi di iperidrosi, comprese mani e piedi, inguine e glutei (iperidrosi di Hexsel).

Oggi il Botox, oltre che in medicina estetica per ridurre le rughe, è utilizzato per una miriade di condizioni, tra cui:

  • Emicranie croniche
  • Spasticità
  • Distonia cervicale
  • Strabismo
  • Scialorrea
  • Vescica iperattiva
  • Depressione
  • Deficit erettile

Come si svolge il trattamento con tossina botulinica?

Il trattamento dell’iperidrosi con tossina botulinica può essere eseguito in regime ambulatoriale e la somministrazione del farmaco richiede relativamente poco tempo, circa 30 minuti mediante l’applicazione di una crema anestetica.

Le ascelle e la fronte sono le zone più facili da trattare e dove si ottengono i migliori risultati.

Non ci sono conseguenti limitazioni delle attività lavorative o del tempo libero, a parte evitare l’esercizio fisico intenso o l’uso della sauna il giorno delle iniezioni.

Come viene somministrato il botox per l’iperidrosi ascellare?

Durante la procedura, viene utilizzato un ago molto sottile per iniettare piccole quantità di Botox appena sotto la pelle, nel sottocute, in uno schema “a griglia” in modo tale da coprire le aree di sudorazione eccessiva.

I siti di iniezione individuale sono distanziati di circa 1,5-2 cm l’uno dall’altro, poiché la tossina botulinica si diffonde per circa 2 centimetri dal sito di iniezione.

L’azione della tossina botulinica si riduce gradualmente dopo 4-8 mesi, ma i trattamenti possono essere ripetuti senza effetti cumulativi dannosi; pertanto, è consigliabile ripetere la somministrazione ogni 4-5 mesi, in modo tale da conservare il massimo livello di protezione.

Potenziali effetti collaterali del botox per l’iperidrosi

Gli effetti collaterali del trattamento con tossina botulinica per iperidrosi ascellare sono generalmente lievi e temporanei.

Potrebbe manifestarsi un dolore di natura minima, ma per ridurre tale effetto è sufficiente applicare un anestetico locale. A volte si può verificare una lieve debolezza muscolare residua intorno all’area di iniezione, ma anche questa è temporanea.

A chi rivolgersi per eseguire il trattamento con tossina botulinica?

Il Botox ad oggi è la soluzione migliore per risolvere il problema dell’eccessiva sudorazione.

Per il trattamento dell’iperidrosi ascellare con botulino i costi variano in base alla zona da trattare e alla quantità di sostanza da utilizzare. Se vuoi saperne di più e risolvere il problema dell’iperidrosi ascellare in modo efficace, la prima cosa che devi fare è sottoporti a una visita da un medico specialista  per approfondire la questione e definire il piano terapeutico.

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