La prostata influisce sull’erezione maschile?
Come la prostata influisce sull’erezione: panoramica sui problemi più comuni
La ghiandola prostatica, situata appena sotto la vescica, svolge un ruolo cruciale nella salute sessuale maschile, principalmente attraverso la produzione di liquido seminale.
Tuttavia, quando questa ghiandola non funziona correttamente, le ripercussioni possono essere significative: infatti, si può tranquillamente affermare che la prostata influisce anche sull’erezione.
Come? Le disfunzioni prostatiche sono più comuni di quanto si possa pensare e possono manifestarsi con una varietà di sintomi ed effetti. Dall’iperplasia prostatica benigna (IPB) alle prostatiti, fino al cancro alla prostata, ogni condizione ha le sue peculiarità e può impattare in modo diverso sulla vita sessuale di un uomo.
Vediamo quali sono.
Quando la prostata influisce sull’erezione? Le principali disfunzioni a carico dell’organo
La salute della prostata e la capacità di avere e mantenere l’erezione sono quindi fattori strettamente correlati. Le patologie che influenzano il modo in cui la prostata influisce sull’erezione sono diverse e possono avere un impatto significativo sulla vita sessuale maschile:
- L’ipertrofia prostatica benigna (IPB): è una condizione che porta a un aumento delle dimensioni della prostata, andando a comprimere l’uretra. Questo ingrossamento ostacola il flusso urinario e ha un effetto negativo sulla funzione erettile, poiché interferisce con la normale circolazione sanguigna nell’area genitale.
- La prostatite: si tratta di un’infiammazione, spesso di origine batterica, che provoca dolore e un conseguente calo del desiderio sessuale. Gli uomini che ne sono affetti trovano difficile raggiungere l’erezione con la prostata infiammata per via dei sintomi tipici di questa condizione, che compromettono il normale flusso sanguigno e interessano i nervi responsabili dell’erezione.
- Il tumore alla prostata: questa grave patologia può influenzare negativamente la salute sessuale, non solo per la malattia stessa, ma anche per le opzioni terapeutiche come la radioterapia o la chirurgia. Questi trattamenti possono infatti danneggiare i vasi sanguigni e i nervi nei pressi dell’organo, ostacolando quindi la funzione erettile.
Le disfunzioni a carico della prostata hanno effetti variabili sulla funzione erettile a seconda dei soggetti. In ogni caso, affrontare il problema in modo tempestivo e risalire alla causa è fondamentale per avere cura della salute sessuale maschile.
Prostata ed erezione maschile: che ruolo ha il fattore età?
L’avanzare dell’età può certamente avere effetti significativi sulla salute della ghiandola prostatica e sulla capacità di raggiungere e mantenere erezioni.
L’iperplasia prostatica benigna, caratterizzata dall’aumento delle dimensioni della ghiandola e conseguenti disturbi urinari, ad esempio, è una delle condizioni più comuni che si possono riscontrare con l’invecchiamento. Sebbene l’IPB non sia direttamente collegata alla funzione erettile, come accennato, può comunque rendere più difficile il raggiungimento dell’erezione.
Inoltre, i problemi a livello sessuale in età avanzata possono derivare da una serie di altre condizioni e patologie. Tra queste, i cambiamenti ormonali giocano un ruolo cruciale: la diminuzione dei livelli di testosterone può influenzare negativamente la libido e la funzione erettile.
Anche la riduzione della circolazione sanguigna nell’area genitale, spesso dovuta a problemi cardiovascolari, può compromettere la capacità di avere un’erezione.
Come mantenere la prostata in salute? L’importanza di cure e prevenzione
Una volta accertato quale disturbo interessa la prostata e come influisce sull’erezione è possibile individuare il trattamento terapeutico più indicato. Gli approcci disponibili sono infatti diversi e variano in base alla specificità della problematica.
Per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna si può adottare una terapia farmacologica, ma è anche possibile ricorrere alla via chirurgica. In caso di prostatite batterica si rende necessario il ricorso agli antibiotici, ma se la prostatite è cronica e non batterica è possibile ricorrere anche a farmaci antinfiammatori.
Nei pazienti con tumore alla prostata si può intervenire chirurgicamente, oppure con terapia radiologica, ormonale o con sorveglianza attiva.
Inoltre, in base al caso specifico è poi possibile risolvere i problemi di erezione ricorrendo a farmaci orali che migliorano la circolazione sanguigna nel pene. Tra i più famosi vi sono il sildenafil (Viagra), il tadalafil (Cialis) o il vardenafil (Levitra), oppure si può fare ricorso a protesi peniene.
La migliore via da seguire per mantenere la prostata in salute è puntare sulla prevenzione, sottoponendosi a regolari controlli andrologici in modo che si possa intervenire tempestivamente su eventuali anomalie rilevate.