Sangue nello sperma: ecco da cosa può dipendere

Perché c’è sangue nello sperma e quali possono essere le cause

La comparsa di sangue nello sperma (emospermia o ematospermia) è un evento più comune di quanto si possa immaginare eppure se ne parla poco, al punto tale che i pazienti coinvolti in questo fenomeno vengono afflitti da ansia e preoccupazione eccessiva.

Si tratta di un evento nella maggior parte dei casi non doloroso, che non va però minimizzato poiché potrebbe trattarsi di un segnale di allarme importante correlato a una patologia da non sottovalutare.

Inquadramento clinico del problema

Nel caso di sangue nello sperma, la colorazione può essere rossa, più bruna o tendente al nero. La sede del sanguinamento può avere origine in ogni tratto delle vie spermatiche, nei testicoli o anche nel meato uretrale esterno. È vero però che le zone più interessate sono prostata e vescichette seminali.

La valutazione clinica dei soggetti con emospermia tiene conto di tre fattori:

1. La modalità di comparsa del sangue, distinguendo se è un caso isolato, recidivo o continuo.
2. La possibile identificazione di sintomi associati ad esempio disturbi della minzione o dolore.
3. L’età del paziente. Nei pazienti giovani e di media età la presenza di sangue nel liquido seminale è generalmente legata all’esistenza di stati infiammatori,infezioni alla ghiandola prostatica (prostatiti) o alle vie seminali. La causa del sanguinamento potrebbe essere anche dovuta a microtraumi legati all’attività sessuale o alla stasi del liquido seminale in caso di astinenza dai rapporti. Nei pazienti over 50 il sangue nello sperma non deve essere sottovalutato perché potrebbe correlato alla presenza di un tumore alla ghiandola prostatica.

Cosa fare in caso di sangue nello sperma?

La procedura prevede di eseguire una spermiocultura e in caso lo specialista lo ritenga necessario, anche un tampone uretrale. In seguito a una visita specialistica può essere poi ritenuto opportuni eseguire altri esami diagnostici quali un’ecografia prostatica sovrapubica oppure trans-rettale o anche un’ecografia scrotale.

Oltre agli esami già elencati in precedenza è necessario sottoporre il paziente anche ad un PSA plasmatico che è un valido indice della salute prostatica.

Nell’analisi del caso, lo specialista deve ovviamente considerare anche lo stato di salute generale del paziente ed eventuali terapie già in corso. I pazienti sottoposti a un trattamento anticoagulante, per esempio, a causa di problemi vascolari o cardiologici sono predisposti al sanguinamento.

La presenza di sangue nel liquido spermatico è nella maggior parte dei casi un fenomeno non legato a patologie gravi che tende a risolversi da solo. In caso di recidività è però consigliabile rivolgersi al medico specialista per valutare la necessità eseguire ulteriori esami diagnostici e valutare eventuali terapie per risolvere la problematica.

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