ipertrofia prostatica e sessualità

Ipertrofia prostatica e sessualità: come influisce il disturbo? 

Cosa sapere su ipertrofia prostatica e sessualità: possibili problematiche e relative soluzioni

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è un ingrossamento benigno della prostata, ghiandola che svolge un ruolo importante nella produzione dello sperma 

Questa condizione non ha sintomi propri, viene spesso scoperta quando insorgono problemi urinari. La prostata si trova infatti sotto la vescica e parzialmente intorno all’uretra, il suo ingrossamento può quindi causare problemi alla minzione, determinando un flusso intermittente di urina associato a dolore.  

Inoltre, esiste una correlazione tra ipertrofia prostatica e sessualità perché la patologia può manifestarsi anche con la comparsa di dolore dopo l’eiaculazione.  

Conseguenze dell’ipertrofia prostatica: i sintomi sessuali

Ipertrofia prostatica e sessualità sono condizioni che non vanno d’accordo. I sintomi associati alla presenza della patologia possono infatti determinare un peggioramento generale della vita del paziente, pregiudicando anche il corretto svolgimento dei rapporti sessuali. 

I disturbi alle basse vie urinarie, o la frequenza nella minzione, possono avere un impatto negativo sulla vita relazionale del paziente, portandolo ad evitare i rapporti per il disagio avvertito. 

Tra i sintomi sessuali dell’ipertrofia prostatica si possono includere: 

  • Dolore durante i rapporti. La prostata ingrossata può poi causare dolore durante l’eiaculazione, limitando di conseguenza il piacere dell’atto sessuale. Alcuni uomini possono sperimentare dolore o bruciore al pene o alla vescica durante l’eiaculazione. Sebbene molto spesso questo dolore sia temporaneo, in alcuni casi può prolungarsi per tutta la giornata. Il dolore avvertito durante i rapporti determina una riduzione del piacere sessuale 
  • Calo del desiderio. La diminuzione del desiderio sessuale non è una diretta conseguenza della presenza di ipertrofia prostatica benigna, ma deriva dall’assunzione dei farmaci per trattare la patologia, gli inibitori della 5-alfa reduttasi (5-ARI) che annoverano tra gli effetti una riduzione di livelli di testosterone. 
  • Basso numero di spermatozoi. Anche se l’uomo riesce ad avere rapporti sessuali completi, potrebbe incontrare difficoltà a concepire a causa di una ridotta conta spermatica determinata dai trattamenti farmacologici per la cura dell’IPB.   
  • Eiaculazione retrograda. Nei pazienti sottoposti a trattamenti chirurgici per la cure dell’ipertrofia prostatica, come la resezione transuretrale, può verificarti un effetto collaterale chiamato eiaculazione retrograda, una condizione che porta lo sperma indietro verso la vescica, anziché uscire fuori dal corpo al termine dell’atto sessuale. A determinare questa problematica è il danneggiamento accidentale durante l’intervento dei nervi e dei muscoli che si trovano sulla parte superiore della vescica. Sebbene non sia una dolorosa, l’eiaculazione retrograda rende difficile, se non impossibile, il concepimento.  
  • Deficit erettile. La difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione per portare a termine un rapporto non una conseguenza diretta dell’ipertrofia prostatica, anche in questo caso deriva dall’assunzione di alcuni farmaci anti-testosterone che possono essere prescritti per la cura della patologia.  

Ipertrofia prostatica e sessualità: come gestire la patologia?

La cura dell’ipertrofia prostatica è determinata dalla gravità della situazione, dall’età del paziente e dal suo stato di salute generale.  

Nei casi più lievi, quando infiammazione alla prostata e rapporti sessuali sono possibili, anche se insorgono disturbi lievi, la problematica potrebbe essere gestita mutando alcune abitudini di vita del paziente, ad esempio cambiando dieta o tipo di attività fisica svolta.  

Nei casi più gravi invece, potrebbe essere necessaria la cura farmacologica, o addirittura l’intervento chirurgico per rimuovere il tessuto ipertrofico in eccesso. 

In generale, il trattamento dell’IPB determina un miglioramento dei sintomi che incidono negativamente sulla funzione sessuale che, lo ricordiamo, viene influenzata negativamente dalla presenza della malattia, dal suo trattamento farmacologico, ma anche da fattori psicologici.  

Se hai riconosciuto uno dei sintomi che ti abbiamo descritto, o vuoi avere maggiori informazioni su ipertrofia prostatica e sessualità, la cosa giusta da fare per tutelare la tua salute è prenotare una visita con il medico specialista. Una diagnosi precoce può risolvere la problematica in tempi brevi e con trattamenti meno invasivi.