
Come curare l’eiaculazione ritardata? Guida alle cause e ai possibili rimedi
Riassunto
Ecco come curare l’eiaculazione ritardata in base alla causa che l’ha determinata
L’eiaculazione ritardata, o eiaculazione tardiva, è un disturbo dell’orgasmo maschile che causa diversi problemi nella sfera sessuale di chi ne è colpito, generando di conseguenza un senso di frustrazione e disagio.
Come suggerisce il nome, questa condizione è caratterizzata da un ritardo nel processo di eiaculazione, o addirittura dalla sua assenza, anche quando vi è una stimolazione sessuale adeguata.
Ansia da prestazione e incomprensioni nella coppia sono due possibili conseguenze.
Appare quindi del tutto normale che gli uomini affetti da questa problematica si rivolgano al medico specialista alla ricerca di soluzioni o consigli su come curare l’eiaculazione ritardata.
Approfondiamo l’argomento illustrando quali sono le cause dell’eiaculazione ritardata e i rimedi possibili per risolvere il disturbo.
Cos’è l’eiaculazione ritardata e quali sono le cause
L’eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale che si manifesta con un significativo ritardo o nella totale incapacità di espellere il liquido seminale durante un rapporto sessuale o attraverso la masturbazione.
La problematica può interessare uomini di ogni fascia di età e può presentarsi con diversi livelli di gravità.
Per individuare un percorso terapeutico efficace, è necessario indagare sull’origine del problema. Nel caso di eiaculazione ritardata, le cause coinvolgono spesso fattori sia fisici che psicologici.
Tra le più comuni troviamo:
- malattie croniche come il diabete che danneggiano i nervi legati al processo fisiologico che porta all’eiaculazione;
- malattie neurologiche quali il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla che interferiscono con le trasmissioni nervose;
- problemi alla prostata come ipertofia prostatica o prostatite che ostruiscono la fuoriuscita dello sperma;
- squilibri ormonali in particolare bassi livelli di testosterone che vanno a influenzare la funzione eiaculatoria;
- assunzione di farmaci antidepressivi, antipertensivi o beta bloccanti che hanno tra gli effetti collaterali un ritardo eiaculatorio;
- fattori genetici, se vi è una predisposizione familiare che aumenta il rischio di soffrire di eiaculazione ritardata.
- fattori psicologici come ansia da prestazione, depressione, problemi nella coppia, abusi sessuali pregressi o traumi infantili.
Come curare l’eiaculazione ritardata
Poiché spesso la problematica è la conseguenza sia di fattori fisici che psicologici, per capire come curare l’eiaculazione ritardata il medico deve indagare su tutti i possibili aspetti, ricostruendo la storia clinica del paziente, eventuali interventi chirurgici subiti o patologie in atto, richiedendo anche informazioni sulla vita sessuale, problemi psicologici e sulle abitudini di vita come consumo di alcol o droghe, fumo.
Gli esami diagnostici includono esami del sangue per valutare i livelli ormonali, esami neurologici per escludere o accertare patologie che interferiscono con la funzione nervosa ed esami urologici come ecografia prostatica e analisi del liquido seminale.
La terapia viene quindi definita in base al caso specifico.
Se per alcuni pazienti può essere risolutiva la terapia psicologica o di coppia, per altri può essere necessario ricorrere a farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), che contrastano i sintomi di ansia e depressione, affiancandoli a farmaci che favoriscono il flusso sanguigno al pene per favorire l’erezione, come il tadalafil (Cialis) o il sildenafil (Viagra).
Per chiunque soffra di eiaculazione ritardata la cosa migliore da fare è quindi rivolgersi al medico specialista per indagare sulle cause del disturbo e definire un percorso terapeutico personalizzato.