Riassunto
Che cos’è la corporoplastica (tecnica STAGE), l’intervento per raddrizzare il pene
L’incurvamento penieno è un problema che interessa circa il 7% degli uomini e può avere origine congenita o acquisita, per esempio come conseguenza dell’Induratio Penis Plastica o della malattia di La Peyronie.
Questa anomalia, quando è molto pronunciata, può rendere difficili, se non impossibili, i rapporti sessuali, aumentando il rischio di fratture al pene. Per questo motivo, e anche per il senso di disagio causato da questa condizione, molti uomini si rivolgono al medico specialista per avere consigli su come raddrizzare il pene e individuare soluzioni terapeutiche risolutive.
Attualmente, la terapia per il raddrizzamento penieno è esclusivamente chirurgica e l’operazione si chiama corporoplastica o tecnica STAGE (Superficial Tunica Albuginea Geometrical Excision – Escissione Superficiale della Tunica Albuginea secondo principi Geometrici). Questo innovativo intervento permette di correggere la curvatura peniena applicando principi geometrici, mediante piccole escissioni di ellissi della tunica albuginea superficiale nei punti di massima curvatura, riducendo al minimo l’accorciamento dell’asta peniena rispetto alla tecnica originaria di Nesbit.
La tecnica Nesbit: come si esegue la corporoplastica tradizionale
La correzione convenzionale della curvatura del pene secondo Nesbit (inizialmente descritta nel 1965) è una valida procedura chirurgica in mani esperte e prevede l’asportazione di una piccola losanga (ellissi) di tessuto sulla tunica albuginea, cioè la membrana che avvolge i corpi cavernosi del pene, nella zona opposta a quella della curvatura.
La tecnica Nesbit mira quindi a raddrizzare l’asta del pene accorciano il lato più lungo che risulta convesso. Sebbene si possa notare un raddrizzamento del pene completo e si arrivi anche a un miglioramento della funzione sessuale, questo tipo di intervento è associato a significativi effetti collaterali, come la perdita della lunghezza del pene.
Complicanze dell’Intervento di corporoplastica di Nesbit:
| Raddrizzamento Penieno | 58-100% | 
| Accorciamento penieno | 41-90% | 
| Recidiva della curvatura | 10-27% | 
| Disturbi sensoriali | 2-21% | 
| Deficit erettile | 2-23% | 
La tecnica STAGE: l’evoluzione della corporoplastica peniena
La corporoplastica di raddrizzamento penieno con tecnica STAGE è un’evoluzione della chirurgia correttiva del pene curvo, ideata per minimizzare gli svantaggi della corporoplastica di Nesbit.
L’obiettivo della tecnica STAGE è ottenere tassi di raddrizzamento più elevati possibili, a fronte di una minima perdita di lunghezza del pene.
Per raddrizzare il pene vengono parificati i corpi cavernosi praticando delle piccole escissioni superficiali sui punti di flessione della tunica albuginea.
L’elemento base di questa tecnica è l’utilizzo di principi geometrici che consentono di identificare con precisione il punto di massima curvatura per correggere il difetto di inclinazione.
La corporoplastica tecnica STAGE si esegue in circa 30–60 minuti, in anestesia loco-regionale o generale e prevede una degenza di 1–2 giorni. Il recupero funzionale è rapido, me viene consigliato al paziente di astenersi da rapporti sessuali per circa 4–6 settimane.
Poiché le escissioni superficiali della tunica albuginea sono poste esattamente nel punto di massima curvatura, la correzione della sottostante curvatura è massima, con una minima perdita di lunghezza.
La correzione dell’asse penieno deviato porta a una migliorata rigidità assiale che impedirà al pene di piegarsi o oscillare durante il rapporto sessuale.
Il punto di massima curvatura è, infatti, allo stesso tempo il punto di massima debolezza dell’asse penieno e quindi è più incline a piegarsi o flettere durante i rapporti sessuali. Questo può essere valutato molto facilmente con uno stress verticale sull’asse del pene durante un’erezione artificiale.
I risultati della corporoplastica con la tecnica STAGE
L’applicazione di principi geometrici per individuare i punti di massima curvatura e intervenire con l’escissione di molte piccole ellissi (delle dimensioni 3x1mm) sullo strato esterno della tunica albuginea offre più vantaggi rispetto alla corporoplastica di Nesbit:
- Il tasso di raddrizzamento è più elevato. Ciò è dovuto al fatto che la forza di flessione del pene è meglio distribuita dai numerosi piccoli difetti sull’albuginea.
 - Le forze di trazione sono meglio distribuite. Le piccole escissioni evitano che le suture esercitino tensione su un unico punto, riducendo pertanto il rischio di recidiva. Nel caso dell’intervento di corporoplastica di Nesbit la forza è distribuita su un unico punto, il che può provocare la rottura o alterazione delle suture, con conseguente recidiva della curvatura del pene.
 - Minima perdita di lunghezza. Le microincisioni della tecnica STAGE permettono di conservare quasi integralmente la lunghezza del pene, cosa che invece non avviene con la tecnica di Nebit quando viene accorciato il lato convesso del pene son una singola incisione più ampia.
 
I corpi cavernosi restano integri. Un altro vantaggio della tecnica STAGE di corporoplastica di raddrizzamento è che il corpo cavernoso, responsabile dell’erezione, non viene aperto, come nel caso dell’intervento di Nesbit. Viene di conseguenza conservata la funzione erettile e si riduce il rischio di deficit erettile post-operatorio, che nel caso di intervento chirurgico di Nesbit arriva al 23%.
Incurvamento penieno? Quando è consigliata la corporoplastica
Un intervento raddrizzamento penieno è indispensabile quando la curvatura del pene rappresenta un ostacolo per la vita sessuale del paziente e quando è causa di forte disagio psicologico.
Il pene curvo può essere la conseguenza dell’Induratio Penis Plastica o malattia di La Peyronie o di un trauma al pene nel corso di un rapporto sessuale.
Secondo le attuali considerazioni sull’etiopatogenesi della malattia di La Peyronie, i microtraumi della tunica albuginea possono portare allo sviluppo della stessa. Un pene curvo congenito potrebbe essere a rischio maggiore per lo sviluppo della malattia di La Peyronie a causa della potenziale instabilità peniena e delle ripetute sollecitazioni.
L’indicazione per la correzione dell’asse penieno non dovrebbe essere basata soltanto sul grado di curvatura ma anche sulla rigidità assiale e il grado di instabilità del pene. Se il pene si piega in stato di erezione completa, ciò significa che la rigidità assiale è già compromessa e necessita di intervento chirurgico. A decidere per la via chirurgica è sempre il medico specialista dopo aver eseguito un’attenta anamnesi del paziente.
Se la curvatura del tuo pene ti impedisce di avere rapporti sessuali o è per te fonte di estremo disagio, la cosa migliore che puoi fare è prenotare una visita di controllo specialistica uro-andrologica con il Dottor Francesco De Luca, per valutare la possibilità di eseguire un itervento di corporoplastica a Roma.
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