Riassunto
Cosa si intende per eiaculazione retrograda?
L’eiaculazione retrograda è una condizione che si verifica durante l’orgasmo, quando lo sperma, invece di fuoriuscire dall’uretra, devia il suo percorso all’indietro, finendo nella vescica.
A livello fisiologico, questo evento è reso possibile dalla mancata chiusura del collo vescicale durante l’orgasmo; il liquido seminale, quindi, non incontra la barriera che dovrebbe condurlo all’esterno dell’organismo e si riversa di conseguenza all’interno della vescica.
L’eiaculazione retrograda può presentarsi in forma permanente, oppure parziale, e sebbene non rappresenti un pericolo per la salute generale e non comporti dolore, può essere motivo di disagio.
Per questo motivo è importante conoscerne le cause, riconoscere i sintomi e valutare le possibili opzioni diagnostiche e terapeutiche.

Come si manifesta l'eiaculazione retrograda e i sintomi principali
L’eiaculazione retrograda, dunque, può essere di due tipi – permanente o parziale – e ciascuna presenta caratteristiche specifiche:
- nell’eiaculazione retrograda permanente lo sperma viene sempre deviato verso la vescica;
- nell’eiaculazione retrograda parziale la deviazione dello sperma non è costante, bensì occasionale.
I sintomi dell’eiaculazione retrograda possono essere variabili, ma i segnali più comuni includono:
- assenza di eiaculazione visibile al termine dell’orgasmo, anche in presenza di tutte le altre sensazioni tipiche del piacere sessuale;
- eiaculazione ridotta, con emissione di una quantità di sperma sensibilmente inferiore rispetto alla norma;
- urina torbida subito dopo il rapporto sessuale, dovuta alla presenza del liquido seminale nella vescica che viene espulso successivamente con la minzione;
- alterazioni delle sensazioni orgasmiche, che possono risultare attenuate o percepite in modo diverso rispetto al solito.
Appare chiaro che, se lo sperma non riesce a fuoriuscire, un concepimento diventa impossibile. È importante sottolineare che l’eiaculazione retrograda, pur non essendo pericolosa per la salute fisica, può avere un impatto significativo sulla sfera riproduttiva e psicologica dell’individuo.
Spesso è proprio il problema di infertilità il motivo per cui viene diagnosticata, in quanto può passare inosservata fino a quando non si cerca una gravidanza.
Quando si verifica l'eiaculazione retrograda: cause e conseguenze
L’eiaculazione retrograda può avere cause differenti, tra cui:
- Interventi chirurgicipregressi alla prostata o alla vescica che hanno danneggiato lo sfintere uretrale interno o il collare vescicale: due strutture coinvolte durante l’eiaculazione poiché si contraggono per evitare la fuoriuscita dello sperma.
- Presenza di patologie come diabete mellito, sclerosi multipla, morbo di Parkinson o lesioni al midollo da cui derivano alterazioni o danneggiamenti ai nervi pelvici coinvolti nel processo eiaculatorio.
- Infiammazioni al tratto urinario che possono comportare alterazioni del complesso sfinteriale della vescica.
- Terapie con farmaci, i quali annoverano l’eiaculazione retrograda tra le conseguenze possibili derivanti dalla loro assunzione. Sono, ad esempio, gli alfa-litici che, per migliorare il flusso urinario, agiscono in modo selettivo rilassando il collo vescicale.
Oltre alla già citata impossibilità di concepireper la mancata fuoriuscita dello sperma, l’eiaculazione retrograda può favorire lo sviluppo di infezioni al tratto urinario, dove i batteri proliferano dando luogo a cistiti ricorrenti.
Vi sono poi delle conseguenze psicologiche e relazionali perché l’eiaculazione retrograda porta anche a una riduzione del piacere sessuale, che può essere quindi fonte di insoddisfazione per la coppia.

Come viene effettuata la diagnosi di eiaculazione retrograda?
La diagnosi di eiaculazione retrograda si basa essenzialmente sulla constatazione che vi è assenza di eiaculato al termine dell’orgasmo. La conferma della condizione avviene attraverso una successiva analisi delle urine post orgasmo, effettuata allo scopo di verificare la presenza di spermatozoi.
In alcuni casi, un’ulteriore indagine può essere effettuata con un’ecografia transrettale, utile per esaminare meglio la funzionalità del sistema riproduttivo e pelvico.
Cosa fare per l'eiaculazione retrograda: cura e rimedi per affrontare il problema
Per risolvere il problema di eiaculazione retrograda la cura varia in base alle cause che l’hanno determinata e in considerazione delle condizioni generali di salute del paziente.
L’assunzione di farmaci come l’imipramina e la pseudoefedrina, che aumentano il tono del collo vescicale o ne favoriscono la chiusura, si rivelano efficaci per la cura dell’eiaculazione retrograda nel 50% dei casi.
Se la causa della problematica è una patologia come il morbo di Parkinson o il diabete, il trattamento terapeutico della malattia potrebbe avere effetti positivi anche sulla eiaculazione retrograda.
Nei casi più gravi, per la curadell’eiaculazione retrograda,i rimedi chirurgici possono essere la stenosi dell’uretra o un intervento per riparare lo sfintere e ripristinare la normale direzione dell’eiaculato.
Gli uomini che soffrono di eiaculazione retrograda possono concepire sottoponendosi a tecniche di isolamento degli spermatozoi e successiva fecondazione in vitro (IVF).
In ogni caso, quando si manifesta una mancata eiaculazione, è importante consultare un medico specialista per individuare tempestivamente la causa del problema e individuare l’opzione terapeutica più indicata per il paziente.
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