Eiaculazione dolorosa: da cosa dipende e come agire 

Cosa fare in caso di eiaculazione dolorosa e in quali casi rivolgersi al medico 

L’eiaculazione dolorosa è un disturbo che può compromettere il piacere sessuale e genera sempre preoccupazione in chi ne è affetto. Questa condizione si manifesta con la comparsa di bruciore o dolore che interessa la zona del perineo, cioè l’area compresa tra ano e genitali, oppure l’uretra.  

Il fastidio può estendersi anche a livello dei testicoli, in genere dura pochi minuti, ma in alcuni casi può persistere per diverse ore dopo l’eiaculazione e interessare anche la minzione.  

L’eiaculazione dolorosa può essere sintomo di una molteplicità di condizioni; se il problema persiste è quindi opportuno rivolgersi al medico specialista per indagare sulla sua possibile origine. 

Quali sono le possibili cause dell’eiaculazione dolorosa 

Il dolore eiaculatorio è riconducibile alla contrazione spasmodica della prostata durante l’espulsione del liquido seminale. Le cause possono essere fisiologiche o psicologiche, e portare anche a disturbi di erezione. 

Tra le più comuni troviamo: 

  • infiammazioni e infezioni come, l’uretrite, l’orchite oppure cistiti e pielonefrite a carico del tratto urinario; 
  • prostatite, l’infiammazione della ghiandola prostatica;  
  • stenosi uretrale, un problema anatomico che comporta un restringimento dell’uretra; 
  • epididimite, l’infiammazione dell’epididimo, il piccolo tubicino che si trova dietro ciascun testicolo; 
  • orchite, l’infiammazione dei testicoli conseguenza di un’infezione virale; 
  • cancro alla prostata. 

Il dolore eiaculatorio può comparire anche a causa di interventi chirurgici nella zona genitale, può essere la conseguenza di danni ai nervi del pavimento pelvico, oppure può avere origine psicologica se il paziente soffre di depressione, ansia da prestazione, o se ha avuto esperienze sessuali traumatiche che non riesce a superare.  

Possibili trattamenti per l’eiaculazione dolorosa 

Per risolvere il problema di eiaculazione dolorosa è necessario intervenire sulla causa che l’ha determinata. Il medico specialista sottopone il paziente ad esami batteriologici dello sperma e delle urine ed esegue un’ecografia prostatica transrettale per indagare sulla possibile presenza di calcificazioni nella ghiandola prostatica oppure per verificare un suo possibile ingrossamento. 

Se viene accertata la presenza di infezioni virali o batteriche, la terapia indicata può essere quella farmacologica, con la prescrizione di antibiotici o antivirali. In caso di prostatite può essere invece utile l’assunzione di farmaci alfa-bloccanti, analgesici, antinfiammatori, miorilassanti.  

Se anche tu hai riscontrato dolore o fastidio durante l’erezione e il problema non è occasionale, ma persistente, la cosa migliore che puoi fare è rivolgerti al medico specialista per individuare la causa del problema e trovare una soluzione tempestiva.